KAWASAKI ZX-RR 2006 MOTOGP CHAMPIONSHIP

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Kawasaki ZX-RR 2006 - A. Sicchieri

KAWASAKI ZX-RR 2006 MOTO GP
CHAMPIONSHIP 56 Shinya Nakano

Scala 1/12

KAWASAKI ZX-RR 2006 Moto GP Championship

Kit Tamiya kawasaki ZX-RR 2006 ITEM 14109

Kit Tamiya Kawasaki Ninja ZX-RR Front Fork Set ITEM 12619

Kit Top Studio Hoby 2006 Ninja ZX-RR Super Detail-Up Set MD29005

Kit Model Factory Hiro Motrcycle Chain MFH P941

 La Kawasaki ZX-RR 2006 è a mio parere una delle più affascinati motociclette da competizione dell’era moderna.  Una linea estremamente filante, una codone rastremato, scarichi senza silenziatori che corrono sotto il motore nascosti all’interno della carenatura e per finire la classica colorazione verde Kawasaki Racing.

Purtroppo la sua linea non era in sintonia con le prestazioni e non ha riscosso grandi risultati. Dotata di un motore da 990 cc a 4 cilindri in linea fronte marcia 4 tempi, telaio in alluminio e gomme Bridgestone era pilotata nella stagione 2006-2007 da Shinya Nakano e Randy De Puniet.

Se la stagione di Nakano si può definire mediocre, quella di De Puniet è stata disastrosa, non andando mai oltre il 10 posto e con molti ritiri.

Il kit Tamiya in scala 1/12 è un prodotto eccezionale, con una qualità complessiva estremamente elevata. Dimensioni, incastri, dettagli tutto ai massimi livelli. Per impreziosire ulteriormente il modello ho affiancato due kit di upgrade: il detail kit Top Studio Hobby (che contiene fotoincisioni, parti in metallo tornito, parti in resina, cavi vari) e il detail Kit Tamiya per le sospensioni (che contiene forcelle in metallo e altri dettagli).

La realizzazione del modello iniziata e terminata nel 2009 ha rappresentato il mio battesimo del modellismo (se escludiamo una moto fatta nel 1997 a colpi di bombolette, pennelli e poi il vuoto per 12 anni). È stato tutto nuovo per me, dall’aerografo allo stucco. Ci sono stati molto errori, ma mi sono divertito moltissimo. Prima di iniziare ho passato vari mesi in giro per la rete a documentarmi, su forum, riviste, ecc. Quando ho iniziato avevo una buona conoscenza teorica, però la pratica sappiamo essere un’altra cosa.

Per la realizzazione di un modello “civile” personalmente procedo così:

  • Stacco e pulisco ogni pezzo dalle sprue.
  • Studio il materiale fotografico che ho raccolto e procedo con degli assemblaggi a secco, sia ver verificare eventuale problemi, sia per decidere le modifiche da fare per raggiungere un maggior livello di realismo.
  • Procedo con le modifiche, assemblo le parti che servono a costruire un componente (motore – telaio, ammortizzatori, ecc.) stucco e carteggio dove serve..
  • Su tutti i componenti stendo un velo di primer Tamiya Grigio
  • Vernicio i componenti
  • Assemblo il tutto

I lavori sono iniziati con la stuccatura del telaio e del forcellone per riempire i vuoti. La stampa Tamyia di questi due componenti è cava nella parte interna, quella non visibile, per aumentare il realismo ho ricostruito la parte mancante del telaio e del forcellone con del Milliput bianco.

Successivamente ho iniziato ad assemblare, verniciare e dettagliare il motore per poi passare alle ruote. Il pneumatico va  carteggiato per eliminare la bava dello stampo. Il cerchione è verniciato in nero lucido, vanno applicate le decals e poi si passa ai freni. La coppia di dischi freno anteriore è stata  verniciata in due differenti tonalità di grigio metallizzato per simulare il carbonio della pista frenante, il disco posteriore è una fotoincisione, il tutto é condito con le fotoincisione per le ruote foniche dei sensori elettronici.

Il telaio originale era verniciato esternamente in nero semilucido mentre alcune zone interne erano lasciate in alluminio naturale, quindi la verniciatura è stata bicolore. Una volta terminato il telaio ho posizionato alcune decals effetto carbonio dove richiesto, inserito il motore ed iniziato con l’impianto elettrico presente nel kit dello Top Studio. E’ composto da vari cavi, centraline e connettori in resina. Il lavoro è stato veramente complicato.

Per il forcellone, oltre alla ricostruzione delle pareti interne, ho tagliato i registri catena in plastica per sostituirli con quelli fotoincisi. Verniciato ed assemblato il mono-ammortizzatore posteriore (con serbatoio di espansione in metallo tornito) l’ho installato sul forcellone e ho unito il tutto al telaio. Il lavoro è proseguito con i cablaggi e le centraline per passare poi alla catena. Il montaggio della catena fotoincisa è lungo e prevede l’assemblaggio delle piastrine fotoincise con dei perni in plastica che vanno chiusi attraverso l’utilizzo di un ferro caldo per deformarne le estremità.

Il radiatore è stato verniciato color alluminio e dettagliato con la rete di protezione fotoincisa e le fascette sui tubi. Per l’impianto di scarico ho cercato di realizzare una primitiva forma di invecchiamento attraverso l’utilizzo di alcuni pigmenti tamiya. Il risultato è lontano anni luce da quello che si può ottenere con l’utilizzo delle vernici trasparenti (che ho sperimentato in modelli successivi), ma come prima volta è stato più che sufficiente.

L’avantreno è l’ultimo passo prima di procedere con le carenature. La forcella in metallo non richiede verniciatura, si procede solo a colorare i piedini e le pinze freno, dettagliate con gli ottimi i distanziali in metallo forniti nel kit Top Studio. Cavi e sensori completano il lavoro, che procede con le piastre inferiore e superiore completa dei semi-manubri. Anche qui segnalo i dettagli Top Studio, come le guide dei cavi dell’acceleratore ed il rinvio per la regolazione della leva del freno.

Rimane solamente da completare la parte elettronica ospitata dentro il cupolino, con le centraline ed i moltissimi cablaggi che mi hanno fatto dannare.

A questo punto siamo arrivati alla parte più importante del modello: la carenatura. Si può procedere a fare tutto il modello perfetto, ma se si sbaglia la carenatura, la resa finale ne risentirà tantissimo. Per la carenature ho seguito i seguenti passaggi:

  • Assemblo le parti, stucco e carteggio
  • Primer grigio e verifica delle stuccature (se ci sono difetto procedo con stucco, carteggio e primer fino ad ottenere una superficie perfetta)
  • Se il colore della carenatura è chiaro procedo con una mano di primer Tamiya bianco, altrimenti lascio il fondo grigio
  • Carteggio il fondo
  • Vernicio ad aerografo il colore
  • Controllo la resa ed eventualmente carteggio
  • Posizione le decals
  • Vernicio ad aerografo il trasparente lucido
  • Se serve carteggio con carte progressive fino a 12.000
  • Lucido con le 3 paste compound Tamiya
  • Lucido con della cera

Una volta terminato il lavoro sulla carenatura ho assemblato tutto ed il modello è stato ultimato.

Alessandro Sicchieri

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