Fokker E.IV – 1/72

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Fokker E.IV

FOKKER  E.IV – Walkthrough

Kit ICM 1/72 – 72111

Fokker E.IV

di MATTEO PERUZZO

Ciao a tutti!

Oggi vi parlerò di come sono riuscito a concludere questo piccolo e bizzarro Fokker E.IV in un mese di tempo.

Kit comprato a 12 Euro circa da un negoziante di fiducia. Apro la scatola in loco, tanto ci conosciamo da tempo, e noto una scarsità di pezzi imbarazzante, ma cosa potevo aspettarmi in una scala del genere…
I pezzi tutto sommato non sono stampati male, a parte qualche bavetta da rimuovere.

La fase di montaggio degli interni procede nella norma; come anche la verniciatura. Nulla di troppo esagerato. Sono partito da un primer 1500 Surfacer della Gunze, un ocra della AK Real Color e qualche tonalità di marrone scuro/ruggine per il seggiolino. Ultimo punto: decal degli strumenti. Invecchiamento solo ed esclusivamente con oli Abteilung 502.

Procedo con la chiusura della fusoliera, e scopro che tutto il lavoro fatto, a malapena si vede (che magra consolazione…)

Fokker E.IV

Primo esperimento di verniciatura: sempre primer Gunze ad aerografo ed un ocra sfumato (anche se sembra verde). Poi mi sono posto due domande: come faccio a fare il metallo così “grezzo”? Siamo sicuri che la tela abbia veramente un colore simile?

Alla prima ho risposto usando un pezzo di spugna tagliata e picchiettato la superficie con lo stucco Vallejo (che nessuno usa). Tecnica, tra l’altro, usata dai modellisti di terra per fare le texture sugli scafi. Alla seconda ho prontamente rimesso mano al primer e coperto questo colore orribile 😜.

Fokker E.IV

Secondo tentativo di verniciatura. Colore di base e ombra principale, il Buff AK014. Prima luce Pale Sand AK018. Ultima luce Off White o White Grey, sempre AK.

Siccome il kit non mi vuole aiutare, devo verniciare anche i quadrettoni bianchi, perché il foglio di decal mi fornisce solo le croci. Successivamente ho applicato le decal.

Ed eccoci al motivo per cui Gennaio è un brutto mese: il motore. Quel maledetto motore a doppia stella da 14 cilindri (e sono rimasto sorpreso, visto che non c’erano molti aerei all’epoca con questo layout); ho dovuto ricostruirlo praticamente da zero, perché gli stampi dei cilindri erano veramente pessimi. Alcuni soci hanno cercato di farmi desistere, ma non ha funzionato 😜.

In sostanza ho lasciato integro il mozzo e l’albero, inserito un tubo di ottone da 1mm ed effettuato spire con filo di rame per portarli alla larghezza giusta. E visto che una spira non andava bene, ho dovuto metterci sopra un secondo giro. Fate questa cosa per 28 volte su un motore in 1/72 e se avete nervi saldi ce la fate.
Inseriti anche le astine dei cilindri, sempre con del filo di rame e verniciato con Aluminium della AK.

Prima impostazione del modello: Dopo aver montato ali e coda, comincia l’impresa dei tiranti. Ho seguito dalle istruzioni le indicazioni per la parte superiore, mentre quella inferiore pensavo fosse speculare… e invece no. Per correggere questo errore di comprensione fotografico ho preso i riferimenti dal modello della Wingnut in 1/32 e copiati passo passo.

L’elica ha avuto un trattamento con i guanti per quanto riguarda l’effetto legno. Ho utilizzato 4-5 colori ad olio su uno sfondo Dark Rust & Old wood di Ammo. Vorrei essere più preciso con i codici degli oli, ma sono abituato a prenderli ad occhio e quindi non ci faccio neanche caso. Sono comunque tonalità terre miste / ocra / giallo.

La basetta è un comunissimo ciocco di legno, scarto di lavorazione. Dipinta la bandiera dell’epoca, appartenente al Secondo Reich, e qualche sfumatura. Ai lati un mordente mogano gentilmente concesso da Gianni.

Siccome ho sempre il terrore che mi si rompano i modelli, anche stavolta ho messo dei cunei di legno ancorati alla basetta. Montato il modello con la Vinavil.
Suggerisco questa colla “di casa” in quanto permette mini-movimenti del modello, che tendono ad assorbire maggiormente le vibrazioni. Se usate la cianoacrilata rischiate anche di rovinare la finitura sottostante.

Un po’ di invecchiamento sulla fusoliera, sulle ali, satinato AMMO ed il gioco è fatto. Targhetta fatta su misura dallo stesso negoziante; e si, sembra da citofono, ma mi piace così.

Considerazioni Finali

Tempistica? Circa 45/50 ore.
Soddisfatto? Abbastanza.
Potevo fare di meglio? Sicuramente. Ci sono stati errori/incidenti durante la lavorazione. Se avessi pianificato correttamente, probabilmente avrei evitato qualche micro-disastro.
Cosa non mi è piaciuto? Onestamente è un kit fattibile, ma mi rattrista dover “nascondere” un motore così curato. Però è una cosa che dovevo fare, non potevo lasciarlo di plastica.
Lo consiglierei? Come dicevo prima, si. Anche per chi magari vuole fare un soggetto particolare senza dover investire chissà che cifra. E ribadisco che è un kit in 1/72, quindi non ingombra molto spazio, parliamo di circa 12-13cm di ali.

Spero di non avervi tediato con questa recensione step-by-step del mio Fokker E.IV.
Alla prossima, e grazie!

Matteo Peruzzo
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