Cena di fine anno per il G.M.P.A.T.

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Cena G.M.P.A.T. 14 Dic 2013

Anche il nostro club, seguendo una tradizione di molte associazioni e gruppi, ha avuto la sua cena di fine anno. Una tavolata di una trentina di persone che hanno voluto così concludere in modo semplice e sobrio un anno di attività.

Un anno non semplice, per tanti motivi. Per la mancanza di Davide, soprattutto. Perché tutti avremmo voluto fosse lì con noi; ma il fatto stesso di ricordarlo lo rende sempre e comunque presente.
Un anno difficile anche per alcune vicende interne, poco gradevoli, che inevitabilmente sembra accadano durante la vita di una associazione; superate, non senza difficoltà, lasciando crepe e segni del loro passaggio. Un invito a lasciare da parte ogni forma di personalismo pensando di più al gruppo: credo sia un impegno che tutti dovremmo prendere per il nuovo anno.

In ogni modo ogni riflessione è utile per migliorare e migliorarsi. Questa cena ha dimostrato la compattezza del club, longevo, giunto alla soglia dei suoi 30 anni di vita. Gli incontri conviviali, così come i piccoli buffet volanti durante le sere al “nido” contribuiscono a rinsaldare i legami. Le fotografie sono opera di Roberto Sordi, valente fotografo di professione che il club si è accaparrato a suon di patatine e bagigi.

Un pensiero e un grazie a tutte le signore, presenti e non, per la stoica grande pazienza che dimostrano per i loro mariti, fidanzati, compagni, assecondando le loro piccole manie e sospirando ogniqualvolta vedono entrare in casa nuove scatole di montaggio. Le frasi più ricorrenti? “Ecco… avevi proprio bisogno di un altro modello? E quando li monterai tutti?”, oppure… “E dopo dove lo metti?” (con riferimento a quelli tra noi che privilegiano scale giganti, da 60 cm in su…).
Circolano voci di manovre segrete e rocambolesche di alcuni per fare entrare scatole di montaggio in casa in modo furtivo. Si narra di sotterfugi degni del migliore Jan Fleming.

Ci attende un 2014 con tanti buoni propositi modellistici. Le premesse ci sono, la voglia pure, i modelli non ci mancano…

Giulio Perugia